Omega 3 Trombossani
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I trombossani sono sostanze organiche che derivano dall’acido arachidonico e favoriscono la vasocostrizione, l’unione delle piastrine, il broncospasmo e la regolazione della pressione, provocando la contrazione dei vasi e la formazione di trombi.
Essi, inoltre, fanno parte degli eicosanoidi, molecole complesse di 20 atomi di carbonio, attive dal punto di vista biologico, che svolgono azioni simili agli ormoni ma, a differenza di essi, agiscono sul tessuto che li ha prodotti.
Trombossani e prostaglandine
Le prostaglandine, come i trombossani, fanno parte della classe degli eicosanoidi e ricoprono diverse funzioni cellulari.
Esistono più di 30 tipi di prostaglandine e sono suddivise in 3 famiglie: PG1, PG2 (le più importanti per la salute) e PG3. Vediamole nel dettaglio.
- Le PG1 svolgono diverse funzioni: abbassano la pressione, favoriscono la rimozione del sodio, combattono la ritenzione idrica, inibiscono la risposta infiammatoria ecc.
- Le PG2 causano infiammazione e ritenzione idrica, aumentano la pressione e promuovono l’aggregazione piastrinica.
- Le PG3 impediscono l’aggregazione piastrinica.
Trombossani e prostacicline
Le prostacicline (PGI2) sono grassi che fanno parte anche loro della categoria degli eicosanoidi, in particolare della classe delle prostaglandine, e si trovano soprattutto nella parete dei vasi sanguigni.
Il loro compito è esattamente opposto rispetto a quello dei trombossani: le prostacicline, infatti, inibiscono l’aggregazione piastrinica e agiscono come vasodilatatori.
Omega 3 e trombossani
Gli acidi grassi della serie Omega 6 e Omega 3 sono i precursori degli eicosanoidi, ossia sostanze ormonali, come i trombossani, che regolano diverse funzioni fisiologiche.
Tutti gli Omega 3 e alcuni Omega 6 supportano la funzione antinfiammatoria mentre altri Omega 6 (come l’acido arachidonico) sostengono quella pro-infiammatoria.
È, quindi, molto importante mantenere un giusto equilibrio tra Omega 3 e Omega 6 per evitare gli effetti negativi che ne possono derivare.
Per risolvere il problema occorre prestare attenzione alla propria alimentazione, inserendo nella propria dieta almeno 2/3 porzioni di pesce azzurro alla settimana ed integratori Omega 3, che ci aiutano nello scongiurare la carenza che, naturalmente, abbiamo di questi nutrienti “salvavita” e, così, favorire la prevenzione e il trattamento di:
- patologie coronariche
- patologie cerebrali
- ipertensione
- diabete di tipo 2
- disordini immunitari
- disordini infiammatori
e molto altro!